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27 July 2014

GP D’UNGHERIA – ALONSO: “COME UNA VITTORIA”

Budapest, 27 luglio
GP UNGHERIA F1/2014
Fernando Alonso ha concluso il Gran Premio di Ungheria al secondo posto regalando alla Scuderia Ferrari il secondo podio stagionale e un’iniezione di fiducia per il morale alla viglia della pausa estiva. Lo spagnolo, sull’asfalto inzuppato d’acqua, ha messo in mostra tutto il proprio talento nell’insidiosa fase della partenza, gettando le basi per il grande risultato finale. Fernando ha comandato la gara per 27 passaggi, arrendendosi al vincitore Daniel Ricciardo solo al giro 67, quando l’australiano, che aveva adottato una tattica a tre soste e quindi montava sulla sua Red Bull gomme molto più fresche, è riuscito ad infilarlo alla prima curva. Alonso, dopo il sorpasso subito, ha comunque difeso con le unghie e con i denti la seconda posizione dall’attacco delle due Mercedes che erano risalite alle sue spalle. A completamento di una giornata molto positiva per la Scuderia c’è stato il sesto posto di Kimi Raikkonen, bravissimo a recuperare dalla sedicesima posizione sulla griglia e a contribuire alla conquista del bottino di punti che ha permesso alla Ferrari di riscavalcare la Williams nella lotta per il terzo posto della classifica costruttori. Lewis Hamilton ha completato il podio con la Mercedes, mentre Alonso, dato il ritiro di Nico Hulkenberg, è rimasto l’unico pilota ad aver conquistato punti in ogni gara di questa stagione.
I settanta giri del Gran Premio di Ungheria si sono rivelati una fantastica pubblicità per lo sport della Formula 1, con battaglie e sorpassi in tutto il gruppo e piloti che hanno messo in atto tante strategie diverse. Purtroppo il duello tra Fernando e Ricciardo questa settimana non è stato lungo come quello del Gran Premio di Germania, dal momento che l’australiano aveva un vantaggio esagerato in termini di gomme. Per quanto riguarda il terzo posto di Hamilton c’è da dire che l’inglese e la sua Mercedes sono saliti sul podio dopo essere partiti dalla pitlane, un risultato niente male, quasi all’altezza di quello di Fernando. Nella conferenza stampa del dopo gara, il pilota di Oviedo non ha parlato della sua corsa come di una delle migliori della sua carriera, anche se i rappresentanti dei media che lo ascoltavano non erano d’accordo con lui.


Fernando sul bagnato è scattato alla grande dalla quinta posizione sullo schieramento e alla curva due era già terzo alle spalle di Rosberg e Bottas dopo essere passato davanti a Sebatian Vettel, autore di una partenza poco brillante. Anche Kimi è scattato bene, guadagnando subito due posizioni. Al secondo giro, tuttavia, Fernando è finito largo in curva uno ed è stato superato da Vettel, Kimi invece ha conquistato la tredicesima posizione.
All’ottavo passaggio la Safety Car è dovuta uscire in seguito ad un violento incidente di Marcus Ericsson con la Caterham alla curva 3. Questo evento ha penalizzato Alonso e gli altri leader, dal momento che la vettura di sicurezza è entrata in pista quando ormai i primi avevano già superato la linea dei box, mentre gli altri, Kimi compreso, sono potuti entrare per sostituire le gomme intermedie montate a inizio gara con un treno di slick Soft. Fernando e le altre tre vetture del gruppo di testa hanno dunque dovuto attendere una tornata in più prima di poter rientrare in pitlane.
Il giro 23 ha visto il ritorno in pista della Safety Car per colpa di un violentissimo incidente di Sergio Perez, che ha perso il controllo della vettura all’ultima curva andandosi a schiantare contro il muretto dei box. Ricciardo e Massa sono allora rientrati per montare gomme fresche, seguiti anche da Bottas, e questo ha portato Fernando al comando. Lo spagnolo a quel punto guidava davanti a Jean-Eric Vergne, a Rosberg, Vettel ed Hamilton. Kimi saliva invece al nono posto.
Fernando è rientrato per il suo secondo pit stop al giro 38, montando un nuovo set di gomme Soft e in quel momento gli strateghi della Scuderia Ferrari hanno fatto la mossa che è poi valsa il podio. Teoricamente, lo spagnolo avrebbe dovuto fermarsi una volta ancora, potendo puntare al massimo ad un quarto posto finale. Il team però ha fatto appello all’abilità e al grande acume tattico dello spagnolo che ha sfruttato in modo egregio il treno di gomme Soft facendolo durare ben 32 tornate, e dunque fino alla bandiera a scacchi.
Al giro 56 il vantaggio di Alonso su Hamilton è diminuito fino a 1”2, al passaggio 61 era solo 0”8, con Ricciardo che, a sua volta, era ad appena 0”5 dall’inglese della Mercedes. Al giro 66 negli specchietti di Fernando c’era la Red Bull, che era riuscita ad avere la meglio su Hamilton. L’australiano, con gomme decisamente più fresche, ha così inevitabilmente superato Fernando al giro 68. A quel punto lo spagnolo si è concentrato sul difendersi e per tre giri serratissimi ha cercato di far sembrare ad Hamilton la sua Ferrari più larga possibile, riuscendo a tenersi dietro l’inglese fino al traguardo.

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