Austin, 22 settembre

E’ stata una giornata speciale per Mike Miller e Luke Koczwara, due giovani ingegneri che collaborano con Tony Asghari, vincitore del concorso “Tweet from the seat”, organizzato da Ansys per celebrare la partnership con la Ferrari nelle competizioni GT. Asghari ha infatti deciso di girare a loro il premio che gli spettava – una giornata con il team AF Corse alla 6 Ore di Austin – anche se non ha rinunciato a “firmare” le due 458 GT2 col suo nome, come testimoniano le immagini di Amato Ferrari e Gilles Eggenspeller, ‘Senior fluids product manager’ di Ansys che accompagnano questa news.
“Per un ingegnere che lavora nel settore automobilistico è fantastico poter vivere così da vicino un evento importante come questa gara, praticamente insieme alla squadra e ai piloti di AF Corse” – hanno detto Luke e Mike – “E’ come toccare il cielo con un dito. Se siamo diventati degli ingegneri molto è dovuto alla passione per lo sport a quattro ruote, di cui la Ferrari è sicuramente l’espressione più alta”.
L’esperienza di Asghari e dei suoi collaboratori con Ansys è molto importante, non solo perché ha consentito di vivere da protagonisti questo appuntamento: “Nel nostro gruppo utilizziamo costantemente il software Ansys per le nostre applicazioni, principalmente legate ad analisi termiche ed alle dinamiche nelle vibrazioni: ci dà un valore aggiunto al nostro lavoro, così come, ne siamo certi, lo dà a Ferrari. E così come Ferrari esprime lo stato dell’arte nella tecnologia espressa in campo automotive, nelle sue declinazioni stradali e sportive, Ansys rappresenta il più potente ed affidabile strumento informatico di simulazione applicata all’automotive. Per noi è stato molto interessante e divertente studiare una simulazione del flusso d’aria sopra il profilo di una monoposto di Formula 1, il lavoro che ci ha permesso di vincere questo concorso!”
“Grazie ad Ansys, Ferrari e AF Corse abbiamo vissuto davvero una giornata indimenticabile, in un’atmosfera molto professionale ma, allo stesso tempo, tipica di una vera, grande famiglia” – hanno concluso all’unisono i due ingegneri – “Ah, soprattutto grazie a Tony che ci ha permesso di venire qui al suo posto J! ”