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30 December 2014

THE CREW DISPONIBILE

The crew è un racing game arcade improntato principalmente sull’online gaming, free roaming mmo (è necessaria una connessione ad internet per poter giocare) sviluppato da Ivory Tower assieme a Reflection principalmente per Pc e console current gen. Il gioco è ambientato in una riproduzione (in scala) di tutti gli Stati Uniti d’America, una mappa di gioco enorme con numerosi eventi, attività single e multiplayer. L’elemento fondamentale di the crew è rappresentato dalla creazione della propria squadra (crew) con la quale si potrà condividere contenuti, gareggiare contro le fazioni rivali o completare le numerose sfide assieme, oppure gareggiare in singolo contro la Cpu in Pve, sfidare altri giocatori umani anche della propria squadra organizzando eventi o accentando le competizioni organizzate da otri giocatori. Oppure ancora accettando le cosiddette “sfide lampo” da punto a punto in Pvp. Non mancano anche altri elementi ripresi dai Gdr quali quest e subquest, istanze naturalmente reinterpretate in chiave racing game. Inoltre sarà possibile esplorare l’enorme mappa di gioco ricercando nuovi componenti per migliorare le performance della propria quattro ruote e ancora cercare di sconfiggere i migliori tempi sul giro ottenuti dai rivali e completare gare ed missioni eventi speciali che permetteranno l’aumento dei punti xp e lo sblocco di nuovi componenti da montare sull’auto o nuovi abilità da migliorare grazie al crafting.
La scelta dell’auto proprio come negli Rpgmmo rappresenta la scelta della classe che si preferisce: tra le quali classi adatte alla guida su strada, auto da fuori strada, performance o elaborate, raid (per i terreni impervi) e circuit (ovvero le auto da gara da usare su circuiti come Indianapolis). Ogni auto può essere elaborata e adattata alle caratteristiche di terreno da affrontare alle diverse competizioni (con alcune ovvie limitazioni per alcune tipologie di auto) e missioni di gara che permetteranno l’avanzamento della storyline principale legata al mondo poliziesco e delle corse clandestine, il sogno di libertà americano e lo stile di vita di questo rischioso mondo underground virale.
L’obbiettivo di the crew è quello di rappresentare la somma di tutte le esperienze di guida disponibili nei moderni racing game grazie al know how degli sviluppatori che hanno lavorato in importanti progetti quali test drive unlimited, V rally e Driver.


Dopo un anno dal lancio delle console next gen è sicuramente evidente che il numero dei racing game presenti nel parco titolo delle nuove console (ps4 in particolare) attualmente non è vastissimo, sopratutto per quel che concerne agli arcade game più puri orfani di alcune prestigiose licenze quali Burnout. Tuttavia gli appassionati hanno potuto comunque placare la propria passione con splendidi simulatori (sebbene purtroppo ridimensionati) come forza motorsport 5 alcuni arcade usciti di recente sia sulla console Sony: il buon DriveClub (sebbene funestati da problemi piuttosto gravi che colpivano la componente online non ancora totalmente risolti) e Microsoft con l’ottimo Forza horizon 2; racing game arcade e immediato che tuttavia “strizza l’occhio” anche alla simulazione più rigorosa che è caratteristica propria del suo "fratello maggiore": forza motorsport. Insomma gli amanti di simulazioni e arcade game più “articolati” nonostante la mancanza di interessanti serie che probabilmente ritorneranno in futuro quali gran turismo (già in lavorazione il 7 per Ps4), F1, dirt e Grid di Codemasters che sicuramente arriveranno prossimamente (F1 è già confermata la lavorazione per Ps4 e One per un probabile debutto a marzo 2015) oppure la serie test drive (di cui tuttavia non si hanno in merito molti informazioni su un’eventuale sequel). Sicuramente lli utenti più scontenti sono coloro che amano i racing game “archedoni ed ignoranti” fatti di folli velocità e totalmente fuori di testa ma comunque spesso complessi e da non sottovalutare il livello di difficoltà proposta, una categoria di videogame ancora “capitanata” dal mitico Burnout che ancora oggi con il fantastico Paradise rappresenta il massimo esponente del genere (anche se io personalmente forse ho amato di più il più conciso ma veloce e folle Revenge). Un genere tuttavia costellato da numerosi “sotto generi” che affiancano i titoli folli e veloci come Burnout e split second: come per esempio gli splendidi arcade dedicati alle corse clandestine e “più o meno” cinematografici quali nfs e midmight club fino anche a capitoli quasi action come il discreto the run (2011), distruttivi come Flattout e destrcution derby arenas, veloci e acrobatici e fusi di testa come Pure o il recente dirt showdown uscito nel 2012 o ancora gli ottimi “karting game” con power up capitanati dalla fantastica serie Mario Kart. Fortunata serie che grazie alla sua collaudata e bellissima formula di gioco ancora oggi rimane uno dei racing game arcade migliori di sempre.
Attualmente questa tipologia d’utenza che possiede una console next gen è stata un po dimenticata in favore di racing game arcade più complessi e in un certo senso simulativi come horizon 2, titolo che riprende la spensieratezza tipica degli arcade miscelando il tutto con una fisica più realistica più tipica di un racing game simulativo. Per questo motivo gli amanti dei buoni e vecchi burnout, nfs ecc hanno potuto placare la loro “sete di arcade” veloci e frenetici grazie al recente e buon rivals, titolo cross gen uscito nel 2013 e recentemente rilanciato in versione ultimate edition. Ubisoft tuttavia ha deciso di riprendere le basi che hanno reso “grande” questo genere grazie ad un nuovo e ambizioso progetto: The Crew sviluppato da Ivory Tower e Reflection.
Il titolo arcade di Ubisoft è un racing game enorme e vastissimo, in ogni senso dall’enorme mondo di gioco che è il teatro delle numerosissime competizioni, eventi e missioni della storyline che abbraccia tutti gli Usa in una storia immersa nel mondo delle competizioni clandestine. Un mondo di gioco dove per sopravvivere bisogna essere i più veloci in strada, pista, fuoristrada, od ancora con gare endurance e evolvendo una storia intrisa di velocità e voglia di vendetta del protagonista che attraverserà tutti gli Stati Uniti per dimostrare la verità gareggiando, completando missioni di guida come autista e corriere, seminando la polizia combattendo il crimine dall’interno per smascherare i colpevoli da solo o insieme ai propri membri della crew evolvendo le proprie abilità di guida e le performance della propria auto attraverso nuovi pezzi da montare sbloccati acquisendo punti Xp abilità o ancora sfidando i migliori giocatori online.


Non sei buono non sei cattivo
La storia di The crew recupera numerosi cliché e stilemi tipici dei film e videogame automobilistici quali fast & furious, transporter, need for speed o la fantastica serie driver di cui i Reflection talentuosi sviluppatori autori della storica serie hanno partecipato alla creazione di questo nuovo ambizioso progetto assieme all’ottimo racing game di Ivory Tower. Il protagonista un abile pilota/stuntman che “arrotonda” grazie al mondo delle corse clandestine. Dopo l’uccisione del fratello ad opera della gang dei 5.1.0. una pericolosa banda di criminali che opera su tutti gli Usa decide di collaborare con FBI per fermare questo pericoloso mondo underground infiltrandosi da dentro per riuscire a fermarlo (chi ha detto fast & furious?!?).
Il protagonista inizierà (come sempre) migliorando la propria reputazione per riuscire a guadagnassi il rispetto di questi pericolosi criminali, scalando i vari ranghi dai semplici tirapiedi e collaboratori fino ad arrivare al capo di nome Shiv, fermandolo e vendicandosi del proprio fratello.
Per riuscire a completare la missione è necessario procurarsi una buona vettura dal vasto parco auto di The crew. Progredendo e avanzando nella storia saranno disponibili eventi sempre più difficili e remunerativi che permetteranno lo sblocco di abilità di guida che il protagonista apprenderà, nuovi componenti per il miglioramento delle performance che permetteranno lo sblocco di nuovi eventi e missioni di guida come driver (autista), transporter per conto dei “big” delle varie città con i quali si potranno sbloccare nuove auto, equipaggiamento abilità e nuovi eventi e così via fino al livello 50 oltre il quale sono comunque disponibili numerosi eventi per completare obbiettivi, nuove competizioni e sfide proposte.


Tutte le auto del mondo
L’elemento fondamentale di the crew sono sicuramente la scelta della classe d’auto esattamente come avviene negli mmogdr ogni classe di auto possiede punti di forza e debolezza su determinati tipologie di corse. Una Aventador è particolarmente adatta alle lunghe strade americane grazie alla potenza del suo V12, mentre una muscle car o una auto tuning risultano più versatili ed adatte a molteplici eventi. Il parco macchine è composto da diverse categorie di auto dalle piccole modeste Golf GTi, Ford Fiesta ecc, “classiche” tuner cars “alla fast &furious” come la Skyline R34, le classiche coupé quali la Porche Cayman, Bmw Z4, potenti veloci muscle car moderne come la mustang, challenger e le vecchie glorie quali la Shelby GT 500 del 67, Charger R/T del 1969, veloci berline come la Bmw M5, suv e pick up come il Ford Raptor, splendide supercar quali la Viper, Aston Martin, Nissan GTR, Lamborghini, Ferrari, e infine mostri di potenza incredibili con le velocissime hypercar quali LaFerrari o la Pagani Huyra ed infine mostri da competizione GT e le auto fuoristrada Raid.
Naturalmente all’inizio è possibile scegliere soltanto un gruppo limitato di auto, in seguito al completamento dei numerosi eventi presenti nella vasta mappa di gioco è possibile sbloccare vetture più performanti, punti e abilità aggiuntive per il protagonista, kit tuning e classi specializzazioni con caratteristiche e predisposizioni per i numerosi fondi stradali degli Usa. Le classi specializzazione trasformeranno completamente i bolidi presenti per ogni tipologia di competizione ed evento. Le cinque spec si dividono in Tuning, off road, Xstreme, Raid e pista. La classe tuning aumenta le performance della vetture con un piccolo kit che aumenta leggermente le prestazioni, off road (come dice il nome) trasforma le vetture praticamente in auto da rally, Xstreme invece è un kit che migliora le prestazioni delle auto con uno stile molto simile ai bolidi di fast & furious e dei vecchi need for speed, il kit Raid invece è perfetto per i più estremi eventi off road. Infine il kit circuit (pista in italiano) è perfetto per le competizioni su pista su alcuni dei circuiti più famosi degli Stati Uniti come Indianapolis. Ovviamente il potenziamento della classe presenta alcune limitazioni di progettazione di alcune vetture: vi immaginate una LaFerrari o una aventador in versione Raid, sarebbe davvero assurdo vedere un simile kit elaborazione del genere su auto simili!!!!!
I numerosi pacchetti istallabili naturalmente miglioreranno determinate specifiche spesso a scapito di altre proprio come avviene con i personaggi di comunissimo rpg. il Livello è importante anche ai fini del bilanciamento: provare certe missioni o partecipare a determinati eventi PvP con una macchina non abbastanza "coltivata" può arrivare ad equivalere a non avere la minima possibilità di farcela. Il titolo proprio come negli Rpg inoltre presenta un ramo delle abilità che potrà essere arricchito con nuovi perk conseguentemente allo sblocco di essi durante le competizioni. I punti abilità utilizzabili miglioreranno l’accellerazione, frenata, sterzo, la durata/potenza del protossido d’azoto ecc), oppure è possibile ancora ottenere numerosi sconti di vario genere, un radar che permette di individuare facilmente i numerosi oggetti sparsi per la mappa molto utili per il crafting della propria quattro ruote.
Grazie al garage il giocatore potrà infine personalizzare l’estetica della propria auto preferita adattandola al proprio stile con una quantità smodata di pezzi come minigonne, alettoni, cerchi, paraurti, verniciature particolari, areografie ecc proprio come avveniva nei compianti nfs underground, carbon o midnight club. grazie alle numerose modifiche ogni giocatore potrà trovare la combinazione giusta per distinguersi nel marasma del mondo online.


Un mondo vibrante.
Gli Usa offrono una quantità di eventi da completare incredibile che sono catalogabili in tre categorie principali. Il single player dona al giocatore la possibilità di completare numerose competizioni, missioni di guida per l’avanzamento della campagna, ci sono le gare Pvp, competitive e cooperative ed infine l’esporazione dell’enorme mappa di gioco in free roaming sfidando i propri amici in “sfide secche”, battere i record mondiali o dei propri amici ecc.
Alcune tipologie di eventi varieranno gli obbiettivi da completare in base alla scelta del giocatore se le completerà da solo oppure in cooperativa assieme alla propria crew. Le competizioni multiplayer sono numerose e sono divise nei Pvp contro altri giocatori e crew rivali, oppure cooperative da giocare assieme alla propria squadra.
Le quest come le missioni fazioni invece permettono l’aumento del prestigio di uno delle cinque bande soprannominate Aquile, Orsi, Serpi, Coccodrilli ed infine lupi che si combattono in una lotta territoriale che alla fine di ogni mese permette ai vincitori lo sblocco di alcune ricompense esclusive.
Sono presenti anche delle sfide momentanee con obbiettivi occasionali oramai tipico del multiplayer dei racing game free roaming specialmente se mmo. Infine vi sono veloci inseguimenti contro le volanti della polizia che naturalmente non vedono di buon occhio le vostre allegre scorribande.
Tutti questi eventi sono ambientati in una riproduzione enorme (anche se ovviamente in scala) degli Usa con tutti i luoghi più caratteristici come il desertico Colorado, la Deth valley, la nevosa pianura del Midwest, la florida e ancora iconiche città quali San Francisco, Los Angeles, Miami e New York. Grazie all’enorme mondo di gioco e l’apertura all’online ogni giocatore si ritroverà in particolari situazioni: un veloce inseguimento lungo le enormi highway americane, folli scorribande off road lungo la deth valley, cercare di battere i propri amici lungo gli acquitrini delle Evergledes, veloci coast to coast della durata di più di una ora e naturalmente numerose gare attraverso canyon, in città, sulle veloci autostrade, nelle campagne, lungo i canali di scolo ecc.
Per raggiungere il luogo delle competizioni è necessario raggiungerlo impostando l’itinerario con il navigatore gps, esplorando la mappa di gioco inoltre è poi possibile sbloccare il fast travel per raggiungere velocemente i prossimi obbiettivi o gli amici e rivali visibili zoomando sulla mappa realizzata in tempo reale. Naturalmente come in ogni free roaming che si rispetti sono presenti numerosi filtri che permettono una veloce selezione dell’obbiettivo desiderato. Lo smartphone estraibile come avviene in Gta anche durante la guida permette la gestione di amici, delle competizioni, delle stazioni radio ecc, oppure ancora accedere velocemente al proprio parco auto senza dover ritornare per forza di cosa al proprio garage selezionare l’auto desiderata e caricarla velocemente (proprio come avviene nei recenti nfs) e proprio come in need for speed anche il titolo Ubisoft possiede un sistema simile all’autolog del rivale di Ea che permette la gestione del metchmaking integrato che permette l’accesso alle gare Pvp, la visualizzazioni di sfide a tempo degli host con classifiche e relativi ghost da battere con presente anche un sistema di notifica come nei recenti nfs e burnout. I giocatori inoltre durante le modalità Pvp potranno gestire numerosi parametri per le competizioni prima di rilasciare la propria lobby.
Probabilmente l’elemento più importante nel racing di Ivory è sicuramente la formazione della propria crew con cui gareggiare assieme, sfidare i propri membri, completare le missioni di guida ecc; essa può essere composta da amici oppure “trovare” nuovi amici in game da invitare nella prorpia squadra. La mappa permetterà di vedere sempre la loro posizione e raggiungerli oppure programmare il viaggio da fare con la propria squadra per raggiungere l’evento. Anche in questo caso l’interfaccia grafica permette la visualizzazione delle abilità e delle statistiche dei propri amici e di gestire i numerosi membri inserendo nuovi membri oppure lasciare andare via i vecchi membri.


La potenza è nulla senza controllo
The crew è un arcade games, ovvero un titolo che ricrea un feeling di guida veloce ed immediato dimenticandosi totalmente delle complicate leggi fisiche complicate e realistiche che di solito caratterizzano le simulazioni. Un prodotto nato per intrattenere ma non per questo semplice. Negli arcade games per riuscire ad essere competitivo sopratutto online è necessario possedere buoni riflessi, comunque una buona padronanza del gameplay nelle situazioni più disparate, in The crew è necessaria inoltre la capacità di “saper improvvisare” durante gli inseguimenti per seminare gli sbirri proprio come avviene in need for speed. Il gameplay di the crew riprende il concept del “classico arcade frenetico, veloce e adrenalinico” differenziandosi insomma dalla tendenza attuale di “ibridazione degli arcade con le simulazioni” come è avvenuto con la serie forza horizon. Insomma di the crew intende sfidare “i pesi massimi” del settore come burnout e need for speed; in particolare il racing mmo di Ubisoft ha deciso di riprendere uno stile di guida più pulito, verosimile e meno veloce rispetto ai recenti nfs e burnout riprendendo la compianta formula di gioco dei vecchi nfs di Black Box (underground, most wanted, carbon ecc), juiced ecc. Per questo motivo non è più possibile affrontare le curve ad alte velocità con la tipica “manovra alla burnout” del frenata brusca e successivo innesco di velocissime derapate a folli velocità come avveniva nella serie Ea, nel titolo di Ivory Tower invece l’obbiettivo degli sviluppatori era la ricerca di un gameplay più ricercato e verosimile come nel vecchio most wanted e underground grazie ad una sensazione più marcata del peso delle quattro ruote ed al tipico effetto “scivoloso” di questa tipologia di arcade (a parer mio particolarmente accentuato, forse troppo in questo titolo). Il modello di guida di the crew è personalizzabile per cui è possibile scegliere se attivare/disattivare alcuni aiuti di guida e personalizzare il feeling con la prorpia periferica di controllo che sia essa tastiera, pad o volante. Il modello dei danni naturalmente (come ogni titolo con auto su licenza) risulta molto inferiore rispetto ad arcade quali Burnout, comunque sono presenti deformazioni più meno pesanti, in base all’intensità del colpo di paraurti, cofani, minigonne ecc. Come in ogni arcade che si rispetti in seguito ad un incidente particolarmente grave è presente il classico sistema di respawn che riporterà l’auto in carreggiata per continuare la corsa differenziandosi da titoli come horizon 2 che sfruttano invece il classico effetto rewind che permette di tornare indietro nel tempo e ricominciare dal punto che si preferisce, sistema oramai tipico di molteplici racing game inclusi simulatori come forza motorsport.


Carrozzerie luccicanti
Uno degli elementi più caratteristici di the crew è la gigantesca mappa di gioco: enorme, vastissima e ottimamente caratterizzata. Gli Usa offrono una grande varietà di scenari: splendide coste, enormi canyon, Laghi e riserve forestali, campagna, zone desertiche, montagne, lunghe highway, piccole cittadine rurali, grandi città ed enormi agglomerati urbani. Le stesse città proprio come nelle reali sono presenti lussuosi quartieri per gente altolocata, porti fino ai bassi fondi delle dowtown.
Naturalmente per riuscire a “muovere” tutto questo “ben di dio” gli sviluppatori hanno dovuto “accettare” qualche compromesso: ovvero una risoluzione nativa di “soli” 900p per 30 Fps che tuttavia mantiene una discreta qualità generale per riuscire a muovere ogni elemento del mondo di gioco, siano essi piloti controllati dalla cpu, rivali umani, amici e membri della propria crew o semplicemente pedoni e fauna distribuiti lungo tutta la mappa.
Naturalmente l’idea degli sviluppatori di inserire tanti concetti all’interno di una unica formula di gioco (seppur lodevole) non ha giovato in termini di “cura per il dettaglio”, sembrerebbe infatti che il titolo ancora oggi mantiene tutti i difetti già visibili durante le precedenti beta testing, ovvero: un sistema di guida troppo “spugnoso” ed inverosimile (anche se aggirabile grazie ad una buona qualità di regolazione delle periferiche di controllo), qualche glitch e bug piuttosto gravi (uno dei più esilaranti disponibile su youtube è sicuramente quello di vedere la propria quattro ruote “salire nell’alto dei cieli” in seguito ad un piccolo contatto), vistosi cali di frame ratecc. Altre criticità rilevabili sono episodi di lag durante le partite online e qualche difficoltà dovute a server che si disconnettono automaticamente, inoltre il sistema matchmaking sembra che non bilancia le competizioni: creando gare palesemente sbilanciate. Infine per concludere bisogna segnalare l’intelligenza artificiale che è caratterizzata da un vistoso effetto elastico tipico degli arcade games delle passate generazioni: questo significa che quando il giocatore si trova in testa alla gara, i rivali controllati dalla Cpu rimarranno letteralmente “incollati” al vostro gas di scarico, mantenendovi costantemente la pressione. Mentre vi “aspetteranno” con calma nel caso che siate voi a doverli recuperare.


The crew è un racing game arcade vastissimo in ogni senso, un gioco che cerca di carpire tutte le caratteristiche più dei capisaldi del genere arcade. L’intenzione degli sviluppatori era quello di creare un titolo massivo, pensato per essere condiviso assieme a milioni di giocatori appassionati di questo genere, per coloro che amano il multiplayer e possiedono un folto gruppo di amici con i quali condividere assieme la propria passione. Ed infine per tutti coloro a cui mancano i gloriosi tempi delle corse clandestine, le folli elaborazioni possibili nei vari need for speed underground, most wanted, carbon o ancora i midmight club racing juiced ecc. Ovviamente non si tratta di un titolo perfetto, gli sviluppatori hanno puntato forse troppo sulla dimensione della mappa, forse avrebbero dovuto concentrarsi maggiormente sui difetti che rischiano di penalizzare l’esperienza di gioco.

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