Ferrari Motor Ferrari Challenge News


03 March 2010

Italdesign Giugiaro RIVOLUZIONA LA TRADIZIONALE SEGMENTaZIONE DEL MERCATO CON EMAS

EMAS, UNA FAMIGLIA DI VETTURE COMPATTE ED ECOLOGICHE CREATA CON IL COSTRUTTORE MALESE PROTON E TRASMISSIONE IBRIDA LOTUS ENGINERRING
emascountry_3
Moncalieri (TO)
Italdesign Giugiaro presenta all’ottantesima edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra (4-14 marzo 2010) Emas, una famiglia di vetture a impatto ambientale ridotto o nullo che rivoluzionerà la tradizionale segmentazione del mercato automobilistico.

Il progetto, realizzato con il costruttore malese PROTON è basato su un sistema di trazione plug-in ibrido o elettrico progettato con la Lotus Engineering ed è stato sviluppato puntando ad ottimizzare lo spazio disponibile a bordo e l’ergonomia di accesso alla vettura.

«Abbiamo creato un’apposita piattaforma per una famiglia di modelli che, pur nelle diverse configurazioni di carrozzeria, offra l’abitabilità di una vettura di classe media mantenendo le dimensioni esterne di un’utilitaria compatta. Così come è stata pensata, l’architettura ci consente di allestire una serie di varianti senza rinunciare all’ottimo comfort e all’ampio spazio disponibile all’interno dell’abitacolo» spiega Giorgetto Giugiaro, presidente di Italdesign Giugiaro.



emascountry_4emas_int
Il nome, Emas, che significa “oro” nella lingua locale, è un acronimo per Eco Mobility Advanced Solutions.

Emas: le tre configurazioni

Sullo stand del Salone di Ginevra Italdesign Giugiaro espone tre configurazioni della famiglia di vetture compatte realizzata con PROTON:


Emas: berlina due volumi, cinque porte, quattro posti, lunga 3550 mm a trazione ibrida in allestimento Comfort







Emas Country: berlina due volumi, tre porte, cinque posti lunga 3550 mm a trazione ibrida in allestimento Country








Emas3: berlina due volumi, tre porte, 3+1 Plus posti, lunga 3 metri in allestimento City con trazione elettrica plug-in







«Sviluppare una vettura basata sulla trazione elettrica permette al designer di sfruttare al massimo tutte le opportunità e i vantaggi offerti dalla combinazione dei motori (endotermico ed elettrico) e delle batterie nella disposizione dei volumi e degli ingombri» continua Giugiaro.
Un omaggio a Rudolf Hruska

Nell’approccio al progetto di una famiglia di vetture compatte e funzionali, Giugiaro ha fatto tesoro degli anni di collaborazione con Rudolf Hruska, incaricato dall’Alfa Romeo di dare vita alla gamma dei prodotti e alla fabbrica Alfasud.

Hruska (Vienna 2 luglio 1914, Torino 4 dicembre 1995), leggendario ingegnere austriaco che ha lavorato per Ferdinand Porsche, poi alla Cisitalia, all’Alfa Romeo, alla Fiat-SIMCA e quindi di nuovo all’Alfa, nel 1967 sceglie Giorgetto Giugiaro per il design della gamma Alfasud.




L’Italdesign nasce nel febbraio 1968 per sviluppare l’intero progetto Alfasud, compresa la progettazione e lo sviluppo del prodotto e della nuova fabbrica di Pomigliano d’Arco.

«Da Hruska ho appreso un rigore progettuale nel design dell’automobile che privilegia la funzione e la fattibilità industriale, obbligando il creativo a cercare soluzioni esteticamente valide che rispettino la tecnica anziché proporre forme che poi impongono dei compromessi a livello ingegneristico», ricorda Giugiaro.

«Possiamo dire che questa sviluppata con PROTON è una tipologia di vettura inedita, un nuovo concetto di automobile in cui l’estetica – memore degli insegnamenti di Hruska - è altrettanto importante della funzionalità, dell’ergonomia e del comfort, senza dimenticare l’attenzione all’impatto ambientale», continua Giugiaro.




Una compatta con l’abitabilità di un SUV

«Con questo progetto abbiamo dimostrato che, indipendentemente dal tipo di alimentazione utilizzata - ibrida con motore endotermico o completamente elettrica - il layout della vettura rimane identico».







La piattaforma, specificamente progettata da Italdesign Giugiaro per questa famiglia di vetture, prevede un pavimento rialzato in grado di ospitare nella zona centrale le batterie del sistema ibrido o elettrico. La posizione rialzata dei sedili, tutti regolabili elettricamente, permette ai passeggeri di sfruttare al massimo lo spazio interno.

La combinazione di queste due specifiche di progetto consente un accesso e un’uscita, soprattutto ai sedili posteriori, estremamente ergonomici e paragonabili a quelle di poche altre vetture di classe superiore.

Il punto H dei sedili (che corrisponde alla posizione dell’anca dei passeggeri) è posto ad un’altezza superiore rispetto alle vetture di grande diffusione ma inferiore rispetto a quello di un SUV.

«Questo è il risultato di uno studio durato cinque anni: si tratta di una soluzione che permette di avere un’abitabilità interna comparabile a quella di una berlina di segmento D, pur avendo mantenuto le dimensioni esterne di una vettura di segmento A», spiega Giugiaro.



«Paragonate ad altri modelli compatti, queste nuove vetture PROTON sono più alte, per sfruttare al massimo lo spazio interno; il punto H dei sedili è alla stessa altezza dell’anca dei passeggeri: non si “scende” in auto come in un coupé, non si “sale” come in un SUV, ma si entra “a bordo” in modo naturale. Il comfort dei posti posteriori, in entrata e in uscita dalla vettura è assolutamente inedito, anche perché la distanza dal sedile anteriore è paragonabile a quella di un SUV», aggiunge Giugiaro.





Pur in una lunghezza di soli 3550 mm, la versione cinque porte conta su un bagagliaio da 320 litri, in grado di ospitare comodamente due valigie medie.



Presente e futuro della famiglia Emas, le vetture compatte sviluppate da Italdesign Giugiaro con PROTON

La capostipite della famiglia Emas è una berlina due volumi cinque porte votata al Comfort, visto che i sedili posteriori sono identici a quelli anteriori, ottenendo così quattro posti “business class” in soli 3550 mm di lunghezza totale.





Il frontale è caratterizzato dallo scudetto PROTON alloggiato in una feritoia longitudinale al di sotto del cofano motore, che incorpora anche i gruppi ottici, e impreziosito dai due fendinebbia dalla caratteristica conformazione a diamante. Tra di essi è stata ricavata la presa d’aria per il raffreddamento del motore: nascosta in un motivo trapezoidale di colore grigio scuro, può variare nelle dimensioni a seconda della motorizzazione adottata, senza modificare l’estetica del frontale.

Il fianco è dominato dalla linea di cintura che scende con decisione verso il montante parabrezza per aumentare la visibilità laterale nelle manovre di parcheggio; la fiancata è animata da un andamento scultoreo, sottolineato dalla nervatura che dal passaruota anteriore prosegue risalendo verso il posteriore.

I grandi passaggi ruota sono forse l’aspetto più caratteristico e solido del corpo vettura; il passo è generoso: 2590 mm su una lunghezza totale di 3550 mm. Le ruote sono quindi poste alle estremità della Emas: in questo modo si ha la percezione di un’automobile di dimensioni maggiori rispetto a quelle reali.

Il montante B è verniciato in nero così da creare una continuità ottica nella superficie vetrata laterale, mentre il montate C è caratterizzato da un motivo ispirato alla “E”, iniziale di Emas.

Le ampie superfici vetrate consentono una grande luminosità interna. Solo la parte inferiore dei cristalli laterali – quella effettivamente necessaria per pagare pedaggi o parcheggi – è mobile, così da mantenere il sistema alzacristallo più semplice e leggero.

Il parabrezza si prolunga sino a tre quarti del tetto, con un effetto “sky-dome” che domina la vista in pianta. Per difendersi dal sole, le tendine di protezione sono alloggiate nella traversa centrale e si stendono longitudinalmente, sia verso i posti anteriori, sia verso quelli posteriori.

Nella vista posteriore spicca il generoso lunotto che incorpora l’intera fanaleria interamente basata su tecnologia LED, posta al di sotto del vetro e non visibile a motore spento. Un sottile rilievo unisce i due gruppi ottici e raccoglie le luci della retromarcia e degli indicatori di direzione. Con lo sportello aperto le indicazioni luminose vengono replicate da due fanali supplementari posti nella parte inferiore del paraurti, ai lati della presa d’aria posteriore.



Emas Country è la versione “urban SUV”, mantiene immutata la lunghezza di 3550 mm, ma passa ad un’architettura a tre porte.





L’accesso in vettura è comunque agevole grazie all’ampia portiera, lunga ben 1350 mm e al posizionamento ergonomico e razionale delle sedute posteriori, avanzate di 120 mm rispetto alla cinque porte.

In particolare, l’abitabilità sale da quattro a cinque posti sostituendo i due sedili posteriori indipendenti con un divano scorrevole a tre sedute: in questo modo è possibile modulare, a seconda delle esigenze, lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori.
Il divano inoltre è completamente abbattibile per consentire grandi volumi di carico: lo spazio del bagagliaio passa così da 390 a circa 780 litri.

Pochi interventi mirati permettono di creare una forte caratterizzazione estetica da off-road: i passaruota, la base perimetrale dei brancardi, dei paraurti, irrobustiti da nervature radiali, e la parte inferiore del portellone posteriore sono evidenziati da una colorazione bronzo metallica. Sul tetto è montato un rollbar/portapacchi.

Il frontale si differenzia dalla versione urbana a cinque porte per il look più aggressivo: lo scudetto PROTON è ora montato al vertice di una calandra sotto la quale si apre un’ampia presa d’aria longitudinale. I due fendinebbia hanno forma circolare, e sono affondati nella carrozzeria.

La parte inferiore del paraurti anteriore e posteriore, così come i brancardi sono irrobustiti da inserti metallici.




Emas3 è l’interpretazione City: mantenendo immutata l’impostazione formale della cinque porte, si è intervenuti drasticamente sull’architettura, riducendo il passo di 550 mm così da contenere la lunghezza totale in 3 metri soltanto.

Le porte utilizzate sono le stesse della versione Country, lunghe 1350 mm, e permettono un agevole accesso in vettura anche ai passeggeri posteriori.



A sottolineare il diverso allestimento è il frontale: rispetto alla “sorella maggiore” i fendinebbia hanno forma trapezoidale e sono uniti da una larga presa d’aria rettangolare.

Il portellone posteriore, realizzato appositamente per questa versione, è più verticale, così da mantenere una buona abitabilità per la testa dei passeggeri e una capacità di carico accettabile, pur nelle ridottissime dimensioni esterne.

L’abitabilità si riduce a 3+1 Plus posti, con il passeggero seduto alle spalle del guidatore che dispone di uno spazio per le gambe ridotto, ma comunque sufficiente anche per un adulto.

Tuttavia, in base alla quantità di batterie scelta per aumentare l’autonomia di questa interpretazione, immaginata con trazione puramente elettrica plug-in, l’abitabilità potrebbe anche scendere a tre posti, o a due posti con un grande bagagliaio.


Oltre alle tre interpretazioni esposte a Ginevra, Italdesign Giugiaro ha immaginato altre possibili declinazioni della famiglia di vetture compatte Emas sviluppata con PROTON, tra cui:

• Coupé Comfort: parabrezza leggermente più inclinato e tetto abbassato per un’interpretazione sportiva

• Coupé Sport: parabrezza ancor più inclinato e tetto ancor più ribassato per accentuare la sportività, sottolineata anche dalla porta specifica e dall’allungamento degli sbalzi anteriore e posteriore

• Country Cabrio: la versione Country perde il tetto per trasformarsi in una cabriolet quattro posti

• Compact Wagon: la versione Comfort allunga lo sbalzo posteriore per aumentare lo spazio di carico diventando una station wagon compatta. Ipotizzate versioni sia a cinque porte, sia a tre porte, quest’ultima eventualmente anche con lamiera al posto dei cristalli laterali posteriori per impiego come veicolo commerciale

• H-van: identica alla cinque porte sino alla porta anteriore e quindi completata da un ampio volume di carico che si prolunga con un tetto rialzato sino al parabrezza e uno sbalzo posteriore allungato.



Uno sguardo agli interni

Il primo elemento che colpisce l’attenzione ancor prima di scoprire gli interni della vettura è la maniglia per chiudere la porta: un design ergonomico che incorpora una serie di comandi secondari che variano a seconda del posto.

Il guidatore, dall’impugnatura della maniglia, comanda i quattro alzacristalli, il blocco e lo sblocco delle serrature, le luci di cortesia, le regolazioni degli specchietti laterali e l’abbassamento elettrico dei poggiatesta posteriori così da migliorare la visibilità in retromarcia.

Il passeggero anteriore, oltre al proprio alzacristallo, può regolare anche l’impianto hi-fi. I passeggeri posteriori, dall’impugnatura della maniglia, regolano anche il proprio sedile.

La plancia è dominata, al centro, da due pannelli TFT affiancati e con un’angolazione concava.

Sul monitor destro vengono visualizzati il tachimetro e i principali indicatori di funzionamento della vettura, oltre ai flussi di energia del sistema ibrido.
Quello a sinistra riporta indicazioni secondarie, come le videate relative all’impianto hi-fi, al telefono e al browser per l’accesso a internet e i parametri per il setup personalizzato della vettura.

Un terzo display, posto al di sotto nella consolle centrale, è un touch screen che permette il comando di tutte le funzioni primarie e secondarie della vettura. Nella parte destra di questo TFT sono sempre visibili la temperatura e i flussi d’aria del sistema di climatizzazione.



Infine, la parte inferiore della consolle centrale, che ospita il pulsante di avviamento e il selettore del cambio e si prolunga verso il tunnel, è abbattibile verso il basso. In caso di un parcheggio stretto che impone al guidatore – o al passeggero anteriore – di dover uscire dalla parte opposta della vettura, l’abbassamento di questo elemento centrale permette, insieme all’arretramento del sedile, un transito privo di ingombri per le gambe verso la porta sul lato opposto.

Il prolungamento della consolle centrale ospita anche due prese USB per collegare lettori di musica digitale e telefoni cellulari e uno slot SD card per la cartografia del navigatore satellitare. La parte centrale ospita un guscio predisposto per alloggiare l’iPhone della Apple. Tale guscio, intercambiabile per ospitare altri modelli di telefoni e smarthpone, permette di ricaricarli e collegarli automaticamente alla vettura senza bisogno di utilizzare altri sistemi di accoppiamento.
Powered by Lotus Engineering



Il sistema di trazione è un ibrido in serie plug-in sviluppato dalla Lotus Engineering, società che fa parte del Gruppo Proton. Prevede un motore endotermico a 3 cilindri di 1,2 litri di cilindrata che eroga 51 cavalli (38 kW) a 3.500 giri e che può funzionare a benzina, etanolo, metanolo o gas naturale.

Il motore endotermico, montato in posizione anteriore trasversale, è accoppiato a un generatore e serve esclusivamente a ricaricare le batterie agli ioni di litio dalla capacità di 11,5 kWh.



La trazione è affidata a un motore elettrico dalla potenza continua di 45 kW e 75 kW di picco.
L’elevata coppia massima, 240 Nm di picco, non richiede l’uso di un cambio di velocità.

L’accelerazione 0-100 km/h avviene in 14 secondi, la velocità massima è pari a 170 km/h e l’autonomia delle batterie nella configurazione ibrida plug-in risulta di 50 km. La ricarica completa del pacco batterie richiede tre ore utilizzando una presa di corrente da 240 volt.

Le prestazioni e l’autonomia della versione City tre porte elettrica plug-in sono attualmente in fase di valutazione.
Caratteristiche tecniche

Dimensioni e pesi

Lunghezza (mm)
3550-3000
Altezza (mm)
1576
Larghezza
1699
Passo (mm)
2590-2040
Pneumatici anteriori
Vredestein 215/45 R18
Pneumatici posteriori
Vredestein 215/45 R18
Cerchi anteriori
18”
Cerchi posteriori
18”
Capacità bagagliaio
320-390 litri

Meccanica e prestazioni

Architettura meccanica
ibrido in serie plug-in
Posizione motore endotermico
anteriore trasversale
Caratteristiche tecniche
3 cilindri in linea, 6 valvole, 1,2 litri
Potenza
51 cv / 38 kW a 3.500 giri/m
Coppia massima
107 Nm a 2.500 giri/m
Posizione motore elettrico
posteriore
Potenza
75 kw (picco), 45 kw (continua)
Coppia massima
240 Nm
Batterie
100 X 31 Ahr Cells
370 Volt
11.47 kWh
Tempo per ricarica completa
3 ore con normale presa a 240 Volt, 13A
Accelerazione 0-100 km/h
14 sec
Velocità massima
170 km/h (picco), 130 km/h (continua)
Autonomia in modalità elettrica
50 km
Trazione
posteriore
Cambio monomarcia
rapporto al ponte 4.214:1
Sospensioni anteriori
MacPherson
Sospensioni posteriori
ponte torcente


Durante i giorni del Salone di Ginevra potete seguire la partecipazione di Italdesign Giugiaro sul sito www.italdesign.it, completamente rinnovato e interamente dedicato alla manifestazione .
ITALDESIGN GIUGIARO
Il Gruppo Italdesign Giugiaro ha radici che risalgono al febbraio 1968 e allo studio di progettazione avviato da Giorgetto Giugiaro con una formula innovativa per l’industria automobilistica ed una mission rimasta immutata nei 43 anni trascorsi: un’azienda concepita come società di servizi indipendente e capace di fornire creatività, ingegneria, costruzione di prototipi di pre-serie, assistenza all’avvio di produzione e tutti i supporti necessari all’industrializzazione di un nuovo prodotto. Giorgetto Giugiaro guida l’azienda in qualità di presidente insieme al figlio Fabrizio, vicepresidente e Direttore del Centro Stile.
Dal 1968 sono stati creati circa 200 modelli di vetture, di cui 50 milioni di unità prodotte in serie dalle più importanti Case automobilistiche a livello mondiale.

Ulteriori informazioni sul sito www.italdesign.it


PROTON
PROTON, fondata nel 1983, è il più grande produttore di automobili della Malesia. È presente nei mercati chiave, dal Regno Unito fino al Medio Oriente, dall’Asia sud orientale fino all’Australasia. Le attività includono ingegneria del veicolo, ricerca e sviluppo, costruzione, distribuzione, vendita, marketing e servizi post-vendita. L’azienda dispone di centri di ricerca dedicati alle nuove tecnologie per l’automotive in Malesia e Regno Unito.

La PROTON produce vetture in grado di soddisfare una serie di esigenze e richieste dei consumatori. L’offerta include una veicoli per famiglia a quattro porte, versatili e affidabili, versioni tre porte due volumi per il pubblico giovane nel cuore, berline di lusso, MPV spaziosi ed economici, oltre alle vetture sportive Lotus, conosciute in tutto il mondo. Per ulteriori dettagli visitate www.proton.com

Per maggiori informazioni relative a PROTON, potete contattare Izad Raya, Head of Group Communications (amyzadr@proton.com) o Yohani Yusof, Director of Group Marketing and After Sales (yohanimy@proton.com).

LOTUS
La principale consociata operativa del Group Lotus plc è Lotus Cars Limited, con le due divisioni operative Lotus Engineering e Lotus Cars. Lotus Engineering è un'azienda di consulenza nel settore della progettazione automobilistica riconosciuta a livello internazionale con sede a Norfolk, nel Regno Unito. I suoi impianti globali sono dislocati in Michigan (USA), a Kuala Lumpur (Malaysia) e in Cina, inoltre dispone di uffici in Germania e Giappone.
Lotus Engineering fornisce servizi di consulenza completi e versatili a molti degli OEM e dei fornitori Tier 1 di tutto il mondo. Essa offre infatti un servizio completo dalla concezione e la progettazione iniziali, attraverso lo sviluppo e l'integrazione del veicolo completo in conformità ai requisiti del mercato e dei clienti di tutto il mondo, fino alla produzione. Sono incluse la progettazione e la produzione di "veicoli di nicchia" per terzi.

Lotus Cars realizza prestigiose auto sportive dalle alte prestazioni e di classe mondiale, vendute in 37 paesi. Queste includono le icone Lotus Elise, Exige ed Europa e l'ultimo modello di Lotus, la Evora. Lotus è un'azienda high-tech globale, in rapida espansione e dedicata al continuo sviluppo della tecnologia sia per Lotus Cars sia per il clienti della sua divisione di Engineering, e guida la ricerca in settori quali gli ibridi, i veicoli elettrici e i combustibili rinnovabili.


Comments

Nessun commento presente

Add Comment

This item is closed, it's not possible to add new comments to it or to vote on it