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25 November 2013

I SIMULATORI SONO DAVVERO UTILI PER INIZIARE UNA CARRIERA DA PILOTA?

I veri simulatori da tempo aiutano le aziende nello sviluppo delle proprie vetture e sull'allenamento dei piloti, ma i simulatori più semplificati o i semplici casalinghi sono validi per imparare? o sono semplici strumenti per appassionati illusi? possono creare nuovi posti di lavoro?

Molti di noi videogiocatori si saranno sicuramente posti la seguente domanda: ma se potessi essere al volante di una vera auto da corsa sarei bravo come davanti al pc o non riuscirei nemmeno a guidare, certamente questa questione è vecchia come l'uscita del primo titolo simulativo, sicuramente quasi tutti noi videogiocatori ci siamo sicuramente posti questa domanda
Molto spesso gli appassionati di videogame simulativi sopratutto in Italia non vengono mai considerati e etichettati come illusi che non potranno mai intraprendere la carriera di pilota, e che i videogame simulativi non possono essere utilizzati per diventare dei veri piloti, ma anzi vengono quasi sempre considerati come dei semplici passatempo per gli appassionati di racing che vengono spesso etichettati come nerd, "secchioni" e illusi, tuttavia è risapoti che i videogiochi servono per rendere più facile l’eventuale approccio alla pista reale e sicuramente migliorino la percezione della guida al limite di un’auto oltre che la comprensione di una giusta traiettoria tra le curve, risultati ormai riconosciuti grazie all'interesse crescente da aziende come Nissan e piloti come Robert Kubica che s'interessano sempre più spesso di queste meravigliosa tecnologia.
Esistono differenti tipi di simulatori: ci sono i "mostri tecnologici" come quelli a disposizioni di aziende come Ferrari e Dallara alle semplici postazioni volante sedile casalinghi. Se i primi sono esclusiva dei piloti veri, e delle aziende che vengono utilizzati come strumenti professionali "nelle mani" solo di professionisti che sfruttano le loro tecnologie per lo sviluppo di nuovi progetti di auto da corsa, oppure come allenamento per i piloti in vista degli eventi reali ecc…(maggiori informazione sull'articolo dedicato)


I simulatori "più casalinghi" invece sono accessibili a tutti e spesso sono usati anche dai piloti di professione per praticità: Casey Stoner ha utilizzato più volte simulatori come rfactor per allenarsi in vista delle gare del campionato V8 australiano, è ormai risaputo da tutti la passione di Jaques Villenouve essi ripassava le piste in vista delle competizioni con alcuni dei vecchi simulatori del passato, mentre chi di voi ha mai giocato a Richard Burns rally online forse non lo sa ma ha corso contro Robert Kubica con lo pseudonimo di Trebor Acibuk, esistono tuttavia anche piloti che non amano i simulatori è il caso di Kimi Raikkonen, che trova il loro utilizzo inutile, o di Michael Schumacher, che non poteva utilizzari a causa della forte nausea che gli provocavano.
Esistono anche casi di sim racer che hanno ottenuto buoni risultati a bordo di vere vetture da competizione è il caso del test di Greger Huttu, probabilmente il più forte sim racer della storia. Un paio di anni fa il finlandese si cimentò infatti a Road Atlanta al volante di una monoposto Star Maxda (quasi 300 cv su meno di 700 chilogrammi), situazione che nel virtuale conosceva a menadito, il suo risultato finale era di tutto rispetto: solo tre secondi dal record della pista un buon tempo se considerate che la sua unica esperienza di auto da competizione deriva dal virtuale, inoltre non possedeva una forma fisica perfetta, fu costretto a fermarsi dopi 15 giri a causa di dolori muscolari e nausea da forza g a cui non era abituato.


Sony e Nissan hanno ormai dimostrato di riuscire a preparare dei semplici appassionati di racing game in veri campioni grazie alla Gt academy.
La gt academy è un concorso nato da Sony Computer Entertainment Europe e Polyphony Digital (producer del celebre videogame gran turismo), il corso permette a tutti gli appassionati di racing possessori di una coppia di gran turismo e di una ps3 di vivere l'esperienza della vita: correre con vere auto su un vero circuito. Un progetto che unisce il mondo virtuale e quello reale, donando la possibilità a tutti gli appassionati di racing di guadagnarsi un posto di guida all'interno del team Nissan e di correre come un professionista sui circuiti più tosti al mondo a bordo delle vetture di casa Nissan tramite una competizione tra i partecipanti che si daranno battaglia per arrivare a conquistare l'agognato premio.




il concorso comincia con un download del concorso tramite playstationstore. I giocatori dovranno partecipare ad una serie di prove a tempo online a bordo di vetture Nissan (le stesse impegnate durante il concorso), solo pochi aspiranti che otterranno i risultati migliori avranno accesso alle finali nazionali dove potranno competere su postazioni da gara di Gran turismo tramite gironi eliminatori.
I concorrenti migliori potranno accedere all'ultima fase eliminatoria presso il famoso circuito di Silverstone, in Inghilterra in un racecamp vero e proprio. In questa parte del concorso i ragazzi dovranno affrontare il passaggio tra virtuale e realtà, i migliori dovranno quindi dimostrare forza fisica, la prontezza mentale e la capacità di guida. Il concorso infatti prevede anche fasi di allenamento fisico per la preparazione degli allievi alla vera competizione e dei notevoli sforzi fisici a cui si è soggetti.
I giudici analizzano il talento, l'agonismo, la passione e la dedizione degli aspiranti allo scopo di stabilire chi abbia la stoffa necessaria per diventare un pilota professionista.
Le auto che i ragazzi devono guidare sono vetture come la Nissan 370z, l'incredibile Gtr fino alla vetture da competizioni del team Nissan, mostri di potenza, nati unicamente per correre in pista.


Se volete maggiori informazioni potete vedere la trasmissione televisiva che mostrava l'attività del corso che andato in onda su Dmax. Potete cercare le repliche sul sito di Dmax: cercate gt academyDmax e guardate le repliche in streaming oppure potete visitare la pagina facebook di GTAcademy per vedere tutti le ultime notizie sui risultati dei campioni del corso in tempo reale, invece per avere maggiori informazioni sul corso potete visitare il sito gran-turismo.com
Queste tipologie di progetti dato che s'impegnano "a fare incontrare il mondo virtuale e reale" necessitano di figure professionali di entrambe "le parti" come ingegneri, piloti, esperti di videogame, elettronica…, nell'ultima Gt accademy ad esempio era presente il Pilota Liuzzi che ha prestato la sua esperta consulenza durante l'intero progetto. Lo stesso Liuzzi ha dichiarato più volte che questo progetto creato da Nissan è davvero utile per "sfornare" nuovi campioni come è stato ampiamente dimostrato dagli eccellenti risultati ottenuti dai "piloti videogiocatori", pensate ai risultati ottenuti daI vincitori delle edizioni passate di GT Academy, Lucas Ordoñez, Jordan Tresson, Jann Mardenborough e Wolfgang Reip hanno preso parte a gare in alcuni dei migliori circuiti del mondo. Il British gt championship non accetta piloti provenienti dalla Gt accademy perché considerati troppo abili per il livello di abilità dei piloti in gara!!!!.
Sono tantissimi gli esempi di ingegneri e fisici laureati che hanno deciso di portare le loro competenze nel mondo dei videogame un esempio?
Il mitico Geoff Crammond's. Laureato in fisica, ancora oggi è considerato un genio e uno dei "padri" dei racing game simulativi (un'uomo che meriterebbe un'articolo solo per lui) è diventato famoso sopratutto grazie alla serie Grand prix. Parlare di Gp con un'esperto e amante di racing game significa parlare di simulazione dura e cruda, una serie dedicata alla formula 1 e apprezzatissima??? dagli appassionati di simulatori, il titolo aveva un'eccellente implementazione della fisica e un'incredibile gameplay molto realistico grazie alle conoscenze tecniche del mitico Geoff.
Come non citare naturalmente anche David Keamer. Nato vicino al circuito di Indianapolis era inevitabile la sua passione nei confronti dell'automobilismo, successivamente decise di coniugare la sua passione per i motori con un'altra passione: la programmazione, la strada verso il mondo del gaming era inevitabile. Grazie alle sue competenze nacquero eccellenti titoli come Grand prix legends, la serie nascar e l'incredibile Iracing (ancora oggi il miglior simulatore di guida).
Anche gli attuali sviluppatori di videogame di simulazione si affidano alle competenze di esperti come piloti e ingegneri, Kunos simulazioni (italianissima, nonostante il nome) ha sfruttato le competenze di ingegneri come Andrea Quintarelli (ingegnere di gara) e piloti come Riccardo Azzoli (Formula Renault e F3).
I piloti che prestano le loro conoscenze sia nel settore dei simulatori professionistici, sia dei simulatori destinti a tutti noi, o sui semplici racing game sono moltissimi tra cui spiccano piloti come il mitico Richard Burns famoso rellista che "ha dato vita" ad un racing game simulativo dedicato al mondo dei rally, un titolo realistico e divertente da guidare (dopo aver imparato a padroneggiare le tecniche di guida).
Questo gaming è stato "l'ultimo regalo" ai noi appassionati di gaming e di rally prima di lasciarci a causa di un tumore nel 2005, anche Colin Mcrea amatissimo pilota del mondo dei rally ha creato una serie dedicata a questo amatissimo sport che si è guadagnata un riconoscimento speciale nel cuore dei fan del rally e dei racing game, si trattava tuttavia di una serie molto più accessibile e non di vero simulatore. Esistono tantissimi altri esempi di piloti che collaborano con le aziende per migliorare i videogame in commercio come il funambolo Ken Block (dirt, e prossimamente impegnato a sviluppare i nuovi nfs), Travis Pastrana...
Molte aziende automobilistiche spesso collaborano con aziende come Kunos simulazioni, Eletronic arts per lo sviluppo dei propri modelli in game come ad esempio Ferrari che ha collaborato Kunos per la produzione di un simulatore dedicato alle F1 di Maranello: Ferrari virtual academy, oppure la partecipazione degli uomini di Maranello con Turn Ten per la produzione della "LA Ferrari" all'interno di forza 5.
I simulatori oggi insomma non sono più oggetti per illusi ma progetti concreti che permettono a tutti gli appassionati di sperimentare la vera guida sia i "super costosi e economicamente inaccessibili delle aziende automobilistiche usati unicamente per scopi professionali sia quelli più casalinghi come un plyseat con volante e ltitoli come Iracing; dopotutto se piloti come Stoner o Kubica li usano un motivo ci sarà no?
Voi cosa pensate si può davvero imparare a guidare con i simulatori di guida?

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