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07 March 2007

MODENA - INGEGNERIA DEL VEICOLO - ESAMI DISEGNO DI CARROZZERIA

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria del Veicolo
Corso di Disegno di Carrozzeria
Progetto di massima per una carrozzeria
di autovettura sportiva
Anno Accademico 2006/2007
Allievi:
Giuseppe Cicalese
Andrea Quintarelli
Jacopo Vigna

1 Definizione del progetto

1.1 Linee guida e scelte progettuali
Le linee guida del progetto sono state definite sulla base del lay-out meccanico (in scala 1:5) fornito a ciascun gruppo di lavoro. L'idea di fondo nello sviluppo dell'elaborato è consistita nella realizzazione di una carrozzeria che rispettasse soprattutto l'armonia delle proporzioni e che fosse inoltre innovativa dal punto di vista delle forme, senza quindi dare un'impressione di déja-vu seppur mantenendo una certa familiarità con lo stile italiano.
Nella fase iniziale si sono sviluppati dei bozzetti tridimensionali a matita tramite i quali si è voluto definire l'aspetto generale della vettura: linee morbide ed un andamento mosso dalle lamiere sono stati scelti come elemento caratterizzante del design.

Le scelte tecniche principali che si sono rivelate vincolanti nella definizione dello stile sono state numerose, dal motore posteriore centrale imposto dal layout meccanico all'adozione di un fondo vettura piatto con la conseguente presenza ai profili estrattori posteriori. Un altro aspetto tecnico che ha influenzato la linea è stato la disposizione anteriore dei radiatori dell'acqua e dell'olio che, in questo modo, sono investiti da una maggiore portata d'aria fresca, con un conseguente incremento dell'efficienza del raffreddamento.
Altri aspetti che hanno vincolato lo sviluppo del design sono stati quelli normativi. Quello più stringente, in quanto definisce la forma della parte anteriore dell'abitacolo, ha riguardato le norme di abitabilità e sicurezza per il guidatore secondo quanto riportato nell'allegato II della direttiva 74/60 della Regolamentazione internazionale CEE del 18/3/1980.



Secondo quanto imposto, è prevista la non interferenza della testa di Oscar con il parabrezzafin quando il petto non urti il volante, a garantire una maggiore sicurezza in caso di incidente. Vengono poi definite le quote limite dei gruppi ottici anteriori e posteriori, nonché le dimensioni della zona d'urto anteriore. Altro aspetto normativo fondamentale è quello relativo agli angoli di visibilità: quello anteriore ha vincolato l'altezza e la conformazione del cofano e dei parafanghi anteriori, mentre l'angolo di visibilità laterale ha influito sulla forma del montante A.
In ultimo, sono state prese alcune decisioni di ordine funzionale, che garantissero all'abitacolo buone doti di abilità, accessibilità e vivibilità. Allo scopo sono state adottate porte ad apertura convenzionale di generose dimensioni, con una linea che permettesse una agevole fuoriuscita delle gambe, parabrezza e finestrini laterali molto ampi e non eccessivamente inclinati in favore della luminosità interna e della libertà di movimento del guidatore e del passeggero.

1.2 Fase di definizione dello stile
Si riportano di seguito alcuni dei bozzetti che hanno contribuito alla definizione dello stile della vettura. Si è cercato di partire da una forma originale e senza riferimenti espliciti e di adattarla progressivamente alle esigenze ed ai vincoli sopra esposti.


Realizzazione della linea definitiva

2.1 Definizione di massima delle linee di curvatura
Una volta stabilite le linee generali dello stile della vettura, è stato analizzato l'andamento delle curvature della carrozzeria. In questo frangente si è giunti a stabilire, ad esempio, l'andamento dei parafanghi in relazione ai cofani anteriore e posteriore, e lo sviluppo della linea di cintura verso il basso.

2.2 Tracciato delle viste:
Fissati i caratteri stilistici fondamentali, sono state tracciate le due viste principali, da cui sono progressivamente emersi i tratti definitivi della carrozzeria. E' stato seguito un ordine preciso nella realizzazione delle viste:

1. fianco sinistro;
2. semi-pianta sinistra;
3. semi-prospetto anteriore sinistro;
4. semi-prospetto posteriore sinistro.

2.3 Realizzazione delle sezioni trasversali
Essendo in talune zone gli andamenti della carrozzeria poco regolari, tali sezioni sono state realizzate ad intervalli differenti a seconda della complessità della forma:
- ogni 100 mm reali (20 mm sul disegno) nella zona relativa allo sbalzo anteriore;
- ogni 200 mm reali (40 mm sul disegno) nelle zone relative all'interasse ed allo
sbalzo posteriore, con l'esclusione della zona della presa d'aria dinamica di
aspirazione.

Il cofano anteriore presenta, infatti, un andamento piuttosto ripido che consente di apprezzare al meglio le differenze nell'andamento di una sezione dalle altre.
Come da convenzione, l'originale del sistema di riferimento impiegato per le sezioni è stato fissato in corrispondenza dell'intersezione tra la proiezione a terra dell'asse anteriore e l'asse x, coincidente con la proiezione a terra dell'asse longitudinale della vettura e orientato dall'anteriore al posteriore.
L'andamento del tetto, essendo estremamente regolare e privo di tagli o appendici, è stato riportato esclusivamente nella sezione posta a 1200 mm, mentre in corrispondenza delle sezioni poste a 2100 mm e 2300 mm si è riportato l'andamento del lunotto posteriore.
Nel rispetto della normativa, le sezioni trasversali inerenti la zona di interesse sono state rappresentate ribaltate di 90° rispetto al punto di massima sporgenza, mentre le sezioni relative alle zone davanti l'asse ruota anteriore e dietro l'asse ruota posteriore sono state riportate sui rispettivi prospetti. In particolare, nelle sezioni trasversali anteriori è rappresentato anche un possibile andamento del canale di uscita dell'aria proveniente dai radiatori anteriori, compatibilmente con gli ingombri degli attacchi dei triangoli delle sospensioni e della vaschetta contenente il liquido del circuito dei freni.

2.4 Realizzazione delle sezioni assiali
Le sezioni assiali sono state ottenute sulla base delle sezioni trasversali e del tronco.
In seguito alla loro realizzazione si è notata un'eccessiva curvatura del finestrino laterale nella zona anteriore: al fine di evitare problemi legati alle guide ed al meccanismo di movimentazione del vetro si è preferito ridurre la porzione mobile, rendendone fissa una parte.

2.5 Quote dimensionali
La vettura presenta le seguenti quote caratteristiche:
- lunghezza complessiva: 4075 mm
- larghezza complessiva: 1870 mm
- altezza massima: 1225 mm
- sbalzo anteriore: 755 mm
- sbalzo posteriore: 740 mm

3 Aspetti funzionali
E' stata prestata particolare attenzione ai seguenti aspetti funzionali del design, che vengono singolarmente presi in esame e giustificati qui di seguito:

Flussi d'aria
Presa d'aria ant. centrale: ventilazione radiatori (acqua e olio);
Presa d'aria ant. laterale: ventilazione freni ant.;
Sfoghi cofano anteriore: etrazione aria calda radiatori (acqua e olio);
Presa d'aria laterale superiore:ingresso del condotto di aspirazione del motore;
Presa d'aria laterale unferiore: ventilazione vano motore e ventilazione freni post.;
Sfogo posteriore: estrazione aria calda vano motore;
Sfogo statico superiore: posizionato sopra il lunotto posteriore, è necessario allo sfogo dell'aria calda del vano motore a
vettura ferma evitandone ristagni.

Apertura parti mobili
Portiere: è stato previsto un sistema di apertura di tipo tradizionale, con cerniere dunque sulla parte rettilinea della portiera.
Cofano ant.: si è scelto di evitare maniglie e serrature all'esterno e di inserire una leva che comanda l'apertura del cofano
dall'interno dell'abitacolo. L'apertura è del tipo controvento con cerniere poste, dunque, dal lato del
parabrezza.
Cofano post.: dotato di comando di sblocco analogo a quello del cofano anteriore, ha un'apertura di tipo tradizionale con
cerniere disposte dal lato del tetto. Ad esso sono solidali i finestrini laterali posteriori per consentire la massima accessibilità al vano motore. Quest'ultimo, però, come prescritto dalla normativa, deve essere
totalmente separato dall'abitacolo: al fine di ottenere tale separazione è possibile utilizzare un vetro interno
a dividere le due zone della vettura, disposto sulla prosecuzione del parafiamma riportato sul layout. Dal
momento che il bordo inferiore del cofano posteriore ha un'apertura situata ad una quota superiore
all'estremità del parafiamma raffigurato, perché la normativa sia rispettata è necessario pensare ad una
prosecuzione del parafiamma stesso non perfettamente verticale ma leggermente inclinata verso la parte
anteriore del veicolo.

Specchio retrovisore ed elementi correlati
Specchio retrovisore: essendo una parte da rappresentare facoltativamente, si è ritenuto non opportuno riportarlo per non
penalizzare l'interpretazione del disegno.

Indicatore di direzione laterale: si è pensato di integrarlo nello specchio retrovisore, e non risultano pertanto rappresentati.

Elementi vari
Estrattoridel fondo piatto: per la vettura è stato previsto un fondo piatto, i cui estrattori sono posizionati internamente alle ruote posteriori e vengono alimentati da due canali ricavati nel fondo piatto stesso i quali si dipartono "a forbice" da un canale centrale di larghezza minore della carreggiata anteriore
disposto subito dopo la presa d'aria anteriore centrale.

Gruppo ottico anteriore: ciascuna delle due unità del gruppo ottico anteriore è composta dall'indicatore di direzione e da
tre elementi illuminanti circolari: il superiore è adibito a luce di posizione, quello centrale di dimensione
maggiore ad anabbagliante, mentre la funzione abbagliante è espletata dall'elemento inferiore, posizionato più internamente del faro anabbagliante come prescritto dalla normativa.

Reti di sicurezza per le prese d'aria: lo sfogo dell'aria calda dei radiatori ricavato sul cofano anteriore è molto profondo per
assicurare un buon smaltimento della portata, e lo stesso discorso può essere fatto per tutte
le aperture sulla carrozzeria. Alla luce di ciò esiste il pericolo dell'introduzione di oggetti di
grosso volume oltre a un potenziale pericolo per l'uomo. Per evitare tali evenienze sono state
disposte delle reti protettive all'ingresso di ogni apertura.

Catalizzatori: sono disposti al di sopra del gruppo cambio in posizione tale da essere investiti dall'aria fresca che attraversa
il vano motore e che fuoriesce dallo sfogo posteriore.

Paraurti anteriore e posteriore

Sono state previste due zone paraurto, una all'anteriore e una al posteriore. Sono rappresentate le linee di separazione delle lamiere






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