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07 May 2012

“Escorpio” e “Virgil”, le vetture del futuro al Museo Casa Enzo Ferrari

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Cultura, tecnologia, ambiente. L’istituto tecnico industriale “Leonardo da Vinci” di Carpi e l’istituto professionale “Enzo Ferrari” di Maranello hanno coniugato questi aspetti in modo proficuo, e con orgoglio presentano le loro “creazioni” in un luogo simbolico per chi si occupa di meccanica e di progettazione: il Museo Casa Enzo Ferrari di Modena.
Le due scuole superiori lunedì 7 maggio 2012 alle ore 11.30 presenteranno i loro prototipi: “Escorpio” progetto del Team ZeroC di Carpi, guidato dai docenti Stefano Covezzi e Marco Vidoni, e “Virgil” del Team Senzabenza di Maranello e dei loro insegnanti Filippo Sala, Poggioli Silvano, Prampolini Elisa, Guidicelli Rossella.
Saranno presenti all’iniziativa l’ing. Piero Ferrari, vicepresidente Ferrari S.p.A., Mauro Tedeschini Presidente della Fondazione Casa di Enzo Ferrari e Stefano Vaccari, Assessore all’Ambiente e allo Sport della Provincia di Modena

Si tratta di due veicoli elettrici dove l’energia viene prodotta con modalità differenti: Escorpio utilizza l’idrogeno come vettore energetico attraverso una “pila combustibile” mentre Virgil è dotato di un pannello fotovoltaico in modo da ricavare l’energia direttamente dalla radiazione solare.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Museo Casa Enzo Ferrari, ancora una volta mostra il valore delle sinergie tra le varie istituzioni ed è l’occasione per mettere in luce le potenzialità e le competenze della scuola del nostro territorio, di quella tecnica e professionale.


La realtà scolastica modenese continua ad un essere centro di studio, di ricerca, di innovazione; forgia menti critiche, conduce gli studenti alla scoperta delle proprie potenzialità, li abitua a gestire il dubbio, l’imprevisto, la curiosità, elementi-chiave del pensiero razionale e scientifico.
Tutto questo si integra alla didattica in laboratorio, all’analisi e soluzione dei problemi, all’esperienza in team, alla creazione e realizzazione di progetti tecnici e al fondamentale collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni.

I docenti coinvolti rappresentano l’anima dei prototipi in mostra: lavorando ogni giorno in officina e nei laboratori, coordinando le attività, supervisionando le diverse fasi operative e cercando gli sponsor. Il premio? Senz’altro i riconoscimenti locali, nazionali ed internazionali, ma anche l’esperienza diretta di quella piccola molla che scatta nella mente di un ragazzo che si mette a lavorare e scopre di riuscire, il piccolo miracolo dell’improvvisa partecipazione di uno studente appartato e chiuso.

L’evento rappresenta l’occasione per avvicinare i giovani ad un mito, quello di Enzo Ferrari appunto, con cui sicuramente condividono l’esperienza di vedere crescere la propria creatura automobilistica. Esiste senz’altro un filo rosso che unisce idealmente persone lontane nel tempo, ma vicine per passione, entusiasmo, capacità. E il Drake approverebbe senz’altro l’attenzione che questi giovani progettisti pongono al mondo dei motori e ai temi della sostenibilità ambientale.

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