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26 November 2013

I videogame arcade hanno futuro?

Dopo un 2014 pieno di racing game simulativi e simulatori di guida c'è ancora posto per i racing game arcade?
nfs rivals


Nella passata generazione di console (e in parte anche questa) sono nati numerosissimi racing game arcade, nonostante la presenza di titoli simulativi molto apprezzati come Forza (xbox) e Gt (playstation) gli arcade almeno su console hanno quasi sempre dominato queste periferiche tuttavia oggi non è più cosi.
Sul versante pc erano presenti molti titoli simulativi nati dall'idea di piccoli team di sviluppo supportati dalla comunity legate ad esso che spesso arricchivano l'offerta ludica dei titolo grazie a competizioni e nuovi contenuti quasi sempre completamente gratis; quest'anno ma sopratutto il prossimo il numero di questi titoli di nicchia è in costante aumento.
Titoli come rfactor, netkar pro, race e le loro tante espansioni, e i sempre classici richard burns, grand prix 4, f1 challenge 99-02, i 2 capitoli di Gtr, gt legends, grand prix legends…. sempre attuali grazie ai tantissimi mod disponibili, è presente anche il titolo che probabilmente è considerato da tutti come il miglior simulatore di guida di tutti i tempi iracing; nato nel 2005 questo titolo è particolare: è un titolo nato unicamente per donare al giocatore un'esperienza totalmente online dove è possibile provare vetture e partecipare a competizioni mondiali di ogni tipo.
Principalmente i videogame si dividono in due "blocchi ben distinti": arcade e simulazioni, nell'attuale generazione (sopratutto su console) però è nata la moda della creazione dei titoli ibridi tra simulazione e arcade, elemento che ha portato alla trasformazione di numerosissime serie come ad esempio la serie mx di Thq che è passata da arcade scanzonato e divertente a racing che mescola in maniera eccellente realismo e accessibilità. La sei infatti ad ogni titolo in uscita la fisica è stata ritoccata per rendere il titolo più realistico, gli sviluppatori tuttavia non si sono dimenticati dell'origine arcade del tiitolo, per cui per non snaturare la serie erano ancora possibili acrobazie al limite della fisica…



L ultime recenti dichiarazione di ghost game team di sviluppo responsabili attualmente della serie nos, sembra che i prossimi titoli diventeranno più simulative dato la conversione della serie nel ramo di Ea sports assieme ad altri titoli sportivi come Fifa, Nhl: titoli decisamente simulativi!!!!
In passato (e spesso anche oggi è ancora così) i titoli simulativi erano realizzati da team di sviluppo per pc e si dedicavano agli appassionati della guida simulativa questi progetti erano spesso basati sull'idea di pochi appassionati grazie alle competenze di esperti del motorsport o laureati in fisica progetti come la serie Grand Prix realizzata da Geoff Crammond's genio del mondo dei simulatori di guida, che grazie alle sue competenze ha realizzato uno dei migliori simulatori di tutti i tempi: la serie grand prix.
Purtroppo però molti di questi progetti non hanno realizzato abbastanza successo per garantire un sequel titoli come Richard Burns Rally, e la stessa serie Grand prix purtroppo è finita definitamente nel 2002, non bisogna dimenticarsi anche di Papyrus noti sviluppatori americani con a capo il grande Keamer(iracing) che ha prodotto simulatori di guida molto apprezzati dai fan come la serie dedicata alle nascar oppure grand prix legends titolo che fa rivivere ai giocatori gli anni d'oro della formula 1 degli anni 60, progetti che purtroppo fallivano perchè troppo di nicchia e poco apprezzati dalle "masse".
Oggi molti sviluppatori però sembrano aver capito dell'importanza del realismo nei racing game, per cui molti hanno deciso di aumentare il livello di simulazione dei propri titoli, molti programmatori addirittura sembrano voler puntare sulla vera simulazione come ad esempio l'ultimo capitolo di forza migliora il realismo di guida, caratteristica visibile nell'ultimo capitolo della serie davvero eccellente.

Serie come Wrc di Milestone dopo ogni capitolo sono diventati sempre più realistici con interventi piuttosto marcati alla fisica dell'auto come il comportamento delle sospensioni sui diversi terreni, la diversificazione dei vari fondi stradali…senza per questo snaturare la serie volutamente semplificata per essere adatta sia agli amanti della simulazione che ai neofiti che si affacciano per la prima volta a questa tipologia di racing game, stessa scelta è stata adottata anche da Codemasters con la serie F1che ogni anno infatti diventa sempre più realistica con interessanti modifiche per dare più "fisicita" al titolo, interventi come la differenziazione dei pneumatici (scelta comunque un po discutibile in quanto il realismo implementato si discosta molto sia dai simulatori "veri" come Iracing e Netkar pro e sopratutto dalla realtà!!!!!!); tutte queste modifiche avvicinano sempre di più i titoli al concetto di simulazione, in futuro molto probabilmente vedremo uscire un nuovo capitolo di F1 e wrc ancora più realistici questi titoli quindi lasceranno per sempre alle spalle la componente più arcade?
Probabilmente no perché questa tipologia di racing game devono comunque essere adatti al grande pubblico per questo motivo devono essere ampiamente personalizzabili per permettere a tutti gli utenti di divertirsi esperti di racing e neofiti compresi. La vera sfida quindi per gli sviluppatori è trovare il giusto compromesso tra simulazione e accessibilità grazie alla personalizzazione della difficoltà tramite i molteplici aiuti alla guida: impostare tutti gli aiuti alla guida semplificano il gameplay in maniera da rendere il titolo accessibile anche a coloro che non conoscono nessun concetto delle guida sportiva, viceversa per il vero simdrivers alla ricerca della sfida devono avere la possibilità disattivando tutti gli aiuti di sperimentare cosa significa essere veramente alla guida di una vettura da corsa.
Anche i produttori delle simulazioni "dure e crude" come i kuros simulazione però hanno capito che è importante rendere i titoli comunque adatti anche a coloro non esperti della simulazione per questo motivo assetto corsa ultimo progetto degli sviluppatori italiani (pur rimanendo comunque nel settore della simulazione come il precedente capitolo Netkar pro) hanno deciso di dotare al titolo molti aiuti alla guida per permettere anche a coloro non abituati a questa tipologia di giochi, di imparare tutte le tecniche di guida con calma fino a diventare dei veri simdriver.


Un'immagine del mitico burnout paradise considerato da molti come il miglior racing game arcade di sempre sotto iracing il miglior simulatore di sempre
burnout paradise
Iracing

Tuttavia titoli come gran turismo e forza motorsport sono molto diversi da titoli come netkar pro e iracing. Forza e gran turismo sono racing game simulativi molto realistici ma comunque accessibili per essere adatti al grande pubblico, titoli quindi diversi rispetto ai simulatori di guida che normalmente affollano il mercato pc, quest'ultimi sono titoli dedicati solo ai fan che amano questa tipologia di giochi e spesso sono una piccola nicchia di mercato e non titoli che vendo svariate milioni di copie.
Molto spesso infatti questi racing vengono realizzati da team di sviluppo piccoli che spesso faticano ad ottenere finanziamenti dato lo scarso interesse suscitato sul giocatore medio che spesso non conosce tutte le tecniche di guida e si trova scoraggiato di fronte alla curva d'apprendimento spesso elevata di questa tipologia di racing game.
Alcuni di questi simulatori come rfactor hanno comunque implementato molti aiuti alla guida fino a rendere l'esperienza di gioco davvero adatta a tutti nonostante la natura molto simulativa del titolo; il vero problema è che questi aiuti è vero che semplificano la guida ma tolgono (a mio avviso) anche il vero divertimento, giocare a titoli come Gtr o Rfactor con gli aiuti oppure senza questi dispositivi attivati cambia moltissimo l'esperienza di guida del titolo: con gli aiuti questi titolo sono "imbrigliati" non si prova la soddisfazione di "sentire" la vettura e il suo comportamento in pista, non fraintendetemi rimane comunque un'esperienza di molto divertente, ma non è paragonabile con la soddisfazione di controllare comportamenti come il controsterzo in eleganti sovrasterai di potenza, riuscire a sfruttare tecniche di guida come l'effetto pendolo per eseguire le curve più velocemente nei rally, oppure divertirsi più semplicemente a guidare una corvette zr1 in drifting per il puro gusto di divertirsi…, tutte queste esperienze di guida in questa tipologia di videogame si possono godere solo con la quasi totale (anzi direi proprio totale) rimozione degli aiuti alla guida, inoltre è vivamente consigliato anche un buon volante dotato di force feedback come il Logitech g27 o il Fanatec della porche……
Purtroppo però per apprendere queste tecniche di guida bisogna dedicare molto tempo a questi giochi perché bisogna fare molta pratica, vi assicuro in prima persona che è così, anche io infatti quando ho cominciato a dedicarmi a questi videogame dovevo attivare tutti gli aiuti, in Richard Burns Rally guidavo l'auto senza farla mai sbandare come la guida sulla pista e i miei risultati erano scarsissimi, oggi sono molto migliorato non sono certo il miglior simdriver però ho finito molte simulazioni come Rbr alla massima difficoltà ed in generale ottengo buoni risultati anche su titoli molto simulativi come rfactor, gtr ecc… ma per riuscire ad imparare ho dovuto impiegare molti pomeriggi di allenamento per la gioia dei miei insegnanti a scuola!!!!!!!!.
Titoli invece come forza motorsport o F1 2013 di Codemasters anche togliendo tutti gli aiuti non risultano quasi mai troppo difficili da guidare e sono adatti anche a coloro che non hanno esperienza o per chi non possiede un volante costoso: questi giochi ti permettono di impare a padroneggiare tecniche di guida sportiva con pomeriggi spensierati e senza bisogno di prestare troppa attenzione alla vostra guida anche con gli aiuti disattivati, sbagliare la frenata in un gioco come netkar pro porta spesso a pessimi risultati in termini di tempo sul giro o risultati in gara e spesso porta a risultati disastrosi, mentre in titoli come forza è più facile recuperare la l'errore di guida, attivando gli aiuti il gioco "guida" il videogiocatore rendendo l'esperienza di guida adatta persino ad un bambino.
Non dovete pensare tuttavia che forza sia un racing game arcade tutt'altro la simulazione implementata è notevole con un gameplay che mostra le abissali differenze tra vetture a trazione anteriore, posteriore, quattro ruote motrici, classiche, moderne o da competizione ecc… ma rimanendo comunque accessibile e dedicato a chi vuole divertirsi.
I neofiti di questa tipologia di racing può sempre ricorrere agli aiuti di guida, tuttavia questi aiuti a mio avviso "imbrigliano" troppo la natura simulativa di questi titoli sopratutto quando si guida una scatenata muscle car. Grazie a qualche semplificazioni in termini di gameplay e di comportamento delle vetture è possibile imparare velocemente, infatti vi assicuro che padroneggiare i bolidi senza gli aiuti non è tanto difficile per questo motivo molti utenti in poco tempo potranno godersi il titolo disattivando tutti gli aiuti, così da potersi divertire nel padroneggiare i diversi bolidi senza tuttavia impegnare troppo il videogiocatore medio, questi giochi inoltre inseriscono anche interessanti modalità carriera divertenti in grado di motivare il giocatore a completare anche il single player (anche se certe carriere come F1 trovo che siano troppo prolisse almeno per chi ha già giocato i capitoli precedenti!), mentre spesso i simulatori di guida per pc sono titoli che risultano divertenti solo tramite l'online, lasciando il single player solo per coloro che vogliono allenarsi per poi correre in multiplayer difetto che purtroppo ultimamente sta affliggendo anche molti titoli arcade che ogni anno vendono milioni di copie come Need for speed.
Spesso esistono notevoli differenze tra i "veri" simulatori di guida. Il confine tra simulazione e semplice racing game è molto lieve, io adesso non intendo analizzare nel dettaglio tutte le simulazioni usciti sul mercato negli ultimi anni vi basti sapere titoli come Iracing, netkar pro e rfactor, Gtr nonostante la loro appartenenza alla simulazione garantiscono esperienze di guida ed un realismo molto diverso.
Iracing è ancora considerato da esperti, semplici appassionati e simdrivers come il simulatore di guida più realistico disponibile per pc, l'unico titolo che è quasi riuscito ad eguagliarlo è stato netcar pro, titoli invece come rfactor, gtr, grand prix 4…nonostante l'eccellente livello di simulazione raggiunto dagli sviluppatori rimangono comunque dei "semplici videogame".
David Kaemmer designer di iracing considerato da molti simdriver come una sorta di divinità ha precisato diverse volte che iracing non è un videogame. Giocandolo infatti si capisce subito la sua natura simulativa senza compromessi: le semplificazioni che possiamo troviare nei giochi di guida destinati al mercato di massa, infatti, viene completamente a mancare: non esistono aiuti alla guida, non esistono visuali esterne, non esiste cambio automatico, non esistono invisibili correzioni che tengono l’auto in pista anche quando il pilota osa troppo (presenti a iosa nei tanti videogiochi comunemente definiti “simulativi”).
(per maggiori informazioni leggete l'articolo precedentemente pubblicato dedicato ai titoli per pc: "i migliori simulatori di sempre", oppure guarda sul sito ufficiale del titolo cerca Iracing.net)
Non tutti gli sviluppatori però decidono di inserire più realismo nei propri titoli di punta
Codemasters ad esempio non ha scelto di aumentare il livello di simulazione su serie come Dirt o Grid. Queste serie infatti sono continuazioni di passate serie come Colin Mcrea rally e Toca race driver che in passato erano decisamente più simulative e che gli sviluppatori hanno deciso di renderli più arcade. Con il primo dirt infatti Codemasters decise di dimenticarsi le piccole velleità simulative di Colin Mcrea per donare ai videogiocatori un'esperienza decisamente arcade, lo sviluppo da allora è stato abbastanza particolare perché con il secondo capitolo la serie sembrava ormai essere improntata per la semplicità dell'arcade togliendo ad esempio la possibilità di prestare attenzione ai danni causati alla propria vettura, non era più presente infatti l'area service con il tempo limitato per riparare i danni, inoltre anche gli stessi danni realizzati molto bene esteticamente non avevano molte ripercussioni in termini di gameplay: l'auto rimaneva sempre perfettamente controllabile, forare le gomme era praticamente impossibile, e distruggere completamente il bolide era possibile solo scontrandosi contro elementi dello scenario ad alte velocità inoltre erano sparite anche le condizioni atmosferiche presenti nella serie Colin Mcrea rally, queste scelte apportate degli sviluppatori probabilmente furono decisioni strategiche dell'azienda per svecchiare la serie che ormai "sentiva il peso" degli anni donando al titolo un gameplay più fresco e scanzonato inserendo anche sfide che rendevano il titolo più "festoso" grazie sopratutto alla collaborazione con Piloti come il funambolo Ken Block che ha portato un'atmosfera che rendeva il titolo più simili a trasmissioni come Nitrocircus trasmessa qualche anno fa su Mtv che ai classici rally della precedente serie. Con il terzo capitolo i ragazzi di Codemasters avevano apportato nuovamente del realismo come una maggiore difficoltà nel padroneggiare la vettura in strada, condizioni atmosferiche, e gli aiuti alla guida, oltre ad una maggiore attenzione sulla modalità rally con il ritorno delle vetture classiche come le fantastiche gruppo b (del tutto assenti in dirt 2). Con il terzo capitolo insomma gli sviluppatori avevano cercato di accontentare sia coloro appassionati di rally che volevano un ritorno della serie alle origini, sia coloro che hanno apprezzato l'atmosfera più scanzonata apportata da Ken, il risultato era un racing game molto longevo con un gameplay molto variegato grazie alle tantissime modalità disponibili nel titolo: dai classici come Rally, Rallycross, Hill Climb fino alle sfide scanzonate come la shmasher s hunt (dove distruggere i robot di cartone nel minor tempo possibile) e la nuovissima Gymkhana il folle sport praticato da Ken: una metà via tra un show acrobatico e il drifting, era presente addirittura una zona aperta dove il giocatore poteva decidere dove andare liberamente: una sorta di modalità free roaming dove completare missioni di guida come eseguire dei donat intorno ad muletto, saltare su una rampa, driftare tra 2 barche eccc, una modalità in puro stile Tony hawk!!!!!!.
Con Dirt show-down (spin off della serie principale) Codemasters aveva deciso di ritornare all'arcade puro: inserendo nuove modalità fracassone da affiancare alla Gymkhana come i demolition derby caratteristica che rendeva il titolo molto simile al vecchio Dectruction Derby arenas destando molte preoccupazioni nei fan che vedevano il pericolo dell'abbandono totale della serie del mondo del rally. Gli sviluppatori però avevano prontamente rassicurato i videogiocatori dicendo che Dirt show-down era solo uno Spin-off della fortunata serie, in quanto con il quarto capitolo gli sviluppatori si dedicheranno agli appassionati di rally con un racing game hardcore per gli amanti del vero rally e con un gameplay arcade.

Prima immagine in basso è riferita al mitico Colin mcrea rally, sotto la deriva più arcade di Dirt showdown
colin mcrea rally 2005
dirt showdown


Nel lontano 1997 nasceva Toca touring cars titolo realizzato da Codemasters dedicato al mondo dei campionati turismo, un titolo che mostrava un buon modello di guida realistico, con il tempo la serie ha cambiato nome in toca race driver e anche il gameplay era diventato decisamente più arcade, il titolo si era trasformato nella solita metà via tra simulazione e arcade, nel titolo gli sviluppatori avevano inserito anche una modalità storyline con una storia piacevole e un protagonista carismatico, che come sempre si trattava di un giovane ragazzo che partiva da perfetto sconosciuto e gara dopo gara dopo diversisuccessi si faceva una reputazione fino naturalmente all'agognato successo, insomma un'asso del volante amato e celebrato da tutti ( la classica favolletta tipica di questo genere di film e videogame!!!!). Caratteristica abbastanza insolita per questi racing game dove spesso gli sviluppatori preferiscono realizzare longeve modalità carriera che simulano la vera esperienza del mondo del motorsport per permettere al giocatore di immedesimarsi nel ruolo di pilota.
Con il secondo e il terzo capitolo gli sviluppatori hanno continuato sulla strada iniziata con il primo capitolo aumentando il livello di realismo nel titolo, inoltre era stato tolto il protagonista visibile nella storia del primo, optando per un protagonista anonimo in modo da permettere al giocatore "di vivere le vicende narrate sulla propria pelle", la storyline scriptata infatti rimaneva, tuttavia grazie alla possibilità di fare qualche piccola scelta sui campionati da affrontare gli sviluppatori avevano inserito questi espedienti che servivano per "mascherare" il fatto che gli sviluppatori ci volevano indirizzare verso un determinato obbiettivo: ovvero la conquista del titolo mondiale.
Con l'arrivo della serie sulle console di nuova generazione (le ormai obsolete Xbox 360 e Ps3),ragazzi di Codemasters hanno optato per un reboot della serie vista la presenza di tantissimi simulatori notevoli con tantissimi contenuti come Forza motorsport e Gran turismo oltre naturalmente all'affollatissimo mercato pc in termini di simulazioni presenti nasceva così Race Driver Grid: con questo titolo infatti gli sviluppatori avevano cercato di "svecchiare" la serie inserendo nuove campionati "più di moda" come il drifting o i duelli tra i piloti lungo le montagne giapponesi o le corse da strada da "affiancare" alle competizioni "classiche" come La Le Mans 24 ore (modalità tuttavia molto semplificata come una durata decisamente più corta), il gameplay rispetto ai vecchi tocca era decisamente arcade le vetture erano davvero molto semplici da guidare anche disattivando tutti gli aiuti, non erano presenti le soste ai box, la gestione del carburante e dei pneumatici caratteristiche presenti nei vecchi toca, qualche elemento simulativo era rimasto come una certa fisicità del modello di guida che tuttavia si discostava moltissimo da titoli simulativi come forza motorsport ma anche da arcade come need for speed .

prima immagine sotto il racing game toca race driver 3, seconda immagina la deriva totalmente arcade di Grid 2
toca race driver 3


Con il secondo capitolo però Codemasters non ha deciso come altri sviluppatori di aumentare il livello di realismo ma anzi di dimenticarsi completamente delle poche velleità simulative del titolo per trasformarlo in un comune racing game arcade che si avvicina molto al concetto di racing tipici di titoli come Nfs, grazie ad un gameplay semplice ed immediato.
Negli ultimi anni sono nati e arriveranno tantissimi simulatori di guida: titoli come assetto corsa, rfactor 2, project cars, Grally, Gp bikes, kart racing pro, ed il sempre classico Iracing, sono in arrivo anche racing game simulativi come a Forza motorsport 5, Gran turismo 6 e anche project cars spacciato come simulatore di guida in realtà si tratta più di un racing game come forza data la natura decisamente più semplificata di altri progetto come iracing o assetto corsa.
L'importanza del "realismo" nei racing game si nota nell'ultimo lavoro di evolution: Drive club.
Evolution studios team di sviluppo che al lancio di ps3 aveva realizzato un racing game totalmente arcade: motorstorm, per il debutto ps4 gli sviluppatori hanno deciso di puntare su un titolo a metà strada tra simulazione ed arcade, un titolo dalla formula di gioco assimilabile all'ultimo Forza horizon o test drive unlimited ovvero Drive club (titolo che in realtà non sarà presente al lancio di ps4 a causa del suo controverso rinvio posticipato alla primavera del 2014 creando non poche polemiche).
Molti fan della serie motorstorm si chiederanno se arriverà mai un nuovo capitolo della serie su ps4.

Immagini dell'ultimo capitolo di motorstorm racing game arcade uscito in esclusiva per ps3 sotto il nuovo progetto di Evolution studios Drive club titolo a metà strada tra simulazione e arcade


Tra i racing game arcade invece rimangono solo nfs rivals, il nuovo racing game di ubisoft the crew, titolo che riprende lo stile dei vecchi nfs come underground e most wanted (2005) , per i possessori di Nintendo wii u arriverà il nuovo capitolo della serie mario kart, sono infine presenti qualche arcade provenienti da team di sviluppo più piccoli come guz guzzler estreme (eredità dei vecchi combat racing che andavano tanto di moda negli anni 80 e 90) e hot wheels world best driver, oppure si può sempre acquistare il buon Trackmania 2 con tutte le relative espansione folle racing game di Nadeo e Ubisoft pensato per chi ama competere con i propri amici in multiplayer, e altri piccoli progetti presenti su xbox live, psm o Steam, discorso diverso invece per Mad max ultimo titolo degli Avalanche Studios in questo titolo nonostante il ruolo fondamentale delle auto (ruolo che gli sviluppatori hanno parzialmente svelato) rimane più che altro un action game data la presenza anche di sparatorie, elementi da picchiaduro, sezioni esplorative ecc…, discorso particolare per titoli come Gta 5, rage e sleeping dog: anche in questi titoli sono presenti le auto: è possibile elaborarle, e sono presenti le classiche competizioni con gameplay arcade tuttavia sono una componente secondaria di questa tipologia di giochi, si tratta di titoli che io chiamo "gemelli diversi".
Gli arcade degli ultimi anni sono veramente "pochini": su ps4 per il momento non arriverà nessun nuovo motorstorm dovuto al fatto che gli sviluppatori stanno lavorando accanto a driveclub, nfs diventerà un brand di Ea sports caratteristica che implica una trasformazione della serie: probabilmente per svecchiare una serie che ormai da troppo tempo non riusciva più a rinnovarsi: le ultime opere di Criterion infatti sono indubbiamente titoli eccellenti, tuttavia sono praticamente dei burnout con le auto su licenza, titoli che finivano per dividere le opinioni dei videogiocatori: coloro che lo amano per la sua natura frenetica e fracassona contrapposti ai fan della serie che non hanno apprezzato "questo cambio" di marcia della serie.
Infine bisogna considerare anche lo strano caso della serie Burnout. I criterion team di sviluppo di proprietà di Ea e responsabili di burnout, creatori di quell'eccellente paradise, che ancara oggi rimane forse l'unico vero metro di paragone per i racing game arcade, nell'ultimo periodo sono stati impegnati a sviluppare gli ultimi capitoli della serie nfs tralasciando quindi i fan che amano la serie burnout. Con il passaggio della serie nfs da criterion nelle mani dei Ghost game, le speranze di vedere un nuovo capitolo della serie burnout si sono riaccese per molti fan, almeno prima di un comunicato bizzarro di Ea: la maggior parte del team di sviluppo di criterion è stata "trasportata" all'interno di ghost games lasciando gli sviluppatori inglesi con pochissimo personale, la motivazione?
Rinnovazione: i criterion e Ea hanno dichiarato che vogliono produrre qualcosa di nuovo per questo motivo non hanno bisogno del "vecchio" personale che invece deve concentrarsi sulla serie need for speed data l'esperienza accumulata dopo la produzione di diversi titoli, queste dichiarazioni non lasciano ben sperare sul futuro della serie burnout.
Sinceramente io non credo che Ea si dimentichi totalmente della serie burnout visto il notevole successo di paradise tuttavia i recenti avvenimenti donano un'area di mistero sul futuro di burnout e di nfs!
molti arcade game inoltre non verrano più prodotti a causa del loro scarso successo, titoli come: split second, blur, Full auto….., nonostante molti di questi titoli si sono rivelati davvero divertenti e anche innovativi sopratutto l'eccellente split second, ad opera di black box studios, considerato da molti come la vera alternativa a burnout.
Poche soddisfazioni infine anche per coloro che amano i racing game arcade folli con protagonista moto da cross e quad: serie come Pure o Naild, racing game veloci e frenetici che fanno della velocità, delle acrobazie esagerate e del rock and roll il proprio "mantra",da diversi anni quasi totalmente assenti sugli scaffali dei negozi di videogame purtroppo!!!!!!!
Per fortuna ci sono diversi rumours di serie arcade di successo delle passate e attuali generazione di console in fase di sviluppo per il loro ritorno su next gen: i ragazzi di Lucid Games (conosciuti in passato come Bizzare creation: creatori di Pgr e blu) sembra che torneranno a produrre un nuovo capitolo della serie Project gottham racing titolo corsistico arcade molto apprezzato dall'utenza possessore di una xbox. Bugbear dopo l'ottimo reboot della serie ridge racer, ovvero rigde racer unbouded (serie che molto probabilmente avrà un sequel) hanno mostrato alcune immagini di auto da demolition derby segno che probabilmente torneranno alla serie flattaut, per riportare la serie ai fasti di un tempo dopo un terzo capitolo alquanto disastroso ad opera del team 6.


Insomma con l'arrivo di nfs rivals, the crew e gli arcade precedentemente usciti come f1 race stars, grid 2, dirt showdown…gli arcade game di certo non mancano però di certo sono molto diminuiti rispetto al passato, che questa tipologia di racing game sta iniziando a stancare il videogiocatore?!? ci sarà un futuro per questa tipologia di videogame? oppure dobbiamo semplicemente attendere l'arrivo di questi titoli in futuro sulle console di nuova generazione?
Voi che pensate il futuro sono i simulatori, gli arcade o l'unione di entrambe le tipologie di videogame?

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